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Hermann Huter

L'infanzia di tutti i giorn
durata video:
02:59
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
St. Anton
data della ripresa:
2008-08-19
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1935
trascrizione:
E - così pian piano siamo cresciuti, prima abbiamo lavorato solo un pò, poi di più, sciavamo, dove potevamo, ma non avevamo una vera e propria attrezzatura. Come scrissi nel libro, saltavamo giù, accanto alla chiesa, nello Strolzer Loch, lì saltavamo con gli sci, e quando ne eravamo stufi, allora andavamo a sciare, il giorno seguente, dall’altra parte. All’epoca non esisteva ancora la funivia e quindi dovevamo fare tutto a piedi, - E quindi andavamo a sciare oppure dopo la scuola costruivamo un trampolino -per saltare oppure saltavamo nel prato subito accanto alla casa sopra i cumuli di neve, che il vento aveva formato - e facevamo i pupazzi di neve, fino a quando non faceva buio, e arrivava la mamma e ci chiamava o fischiava ? sapeva fischiare - affinché tornassimo a casa o andassimo giù a casa. Il più delle volte non le davamo retta, alla seconda volta ci andava ancora bene - quando la mamma fischiava o chiamava - ma alla terza volta veniva il padre, poi andavamo subito! Il padre era più severo .. Poi facevamo ancora i compiti ? come scrissi nel libro - finivamo i compiti - eravamo ricoperti di neve, dalla testa ai piedi, la neve si appiccicava sui pantaloni di loden, ce n’erano dei veri e propri grumetti. Dopo dovevamo andare nella stalla, dalla casa c’è un passaggio sotteraneo - lì, sotto il sentiero ? lì c'è un tunnel molto vecchio, e così arrivavamo nella stalla. Là, dove siamo adesso, c'era la stalla e il fienile. Sopra c’era il fieno e sotto c'era il bestiame. In genere avevamo da otto a dieci capi di bestiame e moltissime pecore e capre. -